Ne sentite parlare spesso di sicuro, anche sul mio sito e sui miei canali: “riciclato” suona sempre bene, meglio che buttarlo, no? Ma, ci sono dei “MA”, parliamone!
Vi elenco alcuni dei punti che mi sta più a cuore approfondire, potete trovare più dettagli su un post instagram di Matteo Ward del 21 settembre 2022, che elenca alcuni dei “MA” più significativi:
- Il PET riciclato per ottenere tessuto non è più facilmente riciclabile nè biodegradabile (menntre può essere ulteriormente riciclato se viene usato per produrre altri contenitori in PET). Questo vuol dire che, prima o poi, finirà in discarica.
- Le microplastiche che rilascia il poliestere, le rilascia anche quello riciclato, anzi, secondo uno studio citato da Ward, ne rilascia più del doppio.
- Per ottenere il PET riciclato, si usano soprattutto bottiglie, rischiando così di aumentarne la richiesta ed incentivarne la produzione.
Questi dubbi hanno sempre invaso la mia testa ogni volta che qualche fornitore mi proponeva il PET riciclato, e mi hanno portato a ragionare molto sull’argomento, approfondire, e fare delle scelte. Le condivido con voi, per trasparenza e perché mi piacerebbe conoscere il vostro punto di vista.
Ho deciso di dire NO ai vestiti in poliestere riciclato: si lavano spesso, rilasciano microplastiche, addosso alla pelle è pur sempre plastica.
Ho deciso di dire SI a giubbotti e zaini: si lavano molto meno, hanno il grande vantaggio dell’impermeabilità, sono prodotti (almeno secondo l’uso che ne faccio io e, spero, anche voi) destinati a durare molto di più nel tempo. Che ne pensate?
Vi dico un altro sì: le buste per le spedizioni. Su questo sono molto combattuta, ma ho provato a spedire sia con la carta che con i sacchetti in materbi. Il materbi si rompe troppo facilmente. La carta in estate va bene, ma in inverno mi ha giocato qualche brutto scherzo. Per adesso non ho trovato una soluzione che tuteli le vostre spedizioni meglio della plastica riciclata. Una nota importante: si può ulteriormente riciclare, quindi, quando la ricevete, buttatela nella plastica, o riutilizzatela se dovete fare un reso o un’altra spedizione, non serve una busta nuova, allunghiamole la vita il più possibile!
Ultimo punto: poliestere di recupero. Intendo tessuti di fine serie dell’industria della moda, che vengono salvati dal macero e lavorati da sapienti mani artigiane per realizzare capi unici e destinati a durare nel tempo. Vi dico la mia: per me in inverno sì, perché spesso non stanno a contatto diretto con la pelle. In estate no, attaccati alla pelle per forza di cose e destinati ad essere lavati più spesso e a rilasciare microplastiche. Voi che dite, sì o no?