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Oggi parliamo di…. Bambù!

Oggi voglio raccontarvi della collezione in bambù, una nuova linea sbarcata da CoStile, di cui mi sono innamorata per vari motivi.
Prima di tutto perché l’ho scoperta tramite Altraqualità, centrale d’importazione di commercio equo e solidale, e le linee e i marchi proposti da loro sono sempre garanzia di etica e di qualità.
Poi perché ho toccato i prodotti… Una morbidezza veramente unica! E li ho visti addosso a modelle di ogni taglia e caratteristica fisica: ha una vestibilità veramente ottima e versatile, come piace a me!
A questo punto ho letto la storia di Fina, ideatrice e imprenditrice dietro Bamboo Belgium, e lì è scattato l’amore…. Ve la racconto.

Fina ha fondato una piccola realtà dedita alla produzione di capi di abbigliamento in fibra di bambù, spinta dalla sua passione per la moda, la sostenibilità e la creatività.
La sua passione per lo Slow Fashion e il suo sentirsi un’imprenditrice etica, hanno portato Fina a sviluppare una ricerca personale nell’ambito delle fibre sostenibili: era alla ricerca di una fibra proveniente da una fonte rinnovabile, a basso impatto ambientale, piacevole e confortevole da indossare e soprattutto con un effetto positivo sugli esseri umani, gli animali e l’ambiente in genere. Così ha scoperto il bambù.
Bamboo Belgium si impegna la lavorare ad un progetto di moda volto a migliorare il mondo in cui viviamo e dunque anche delle persone che partecipano alla produzione dei capi di abbigliamento. L’intero processo produttivo è trasparente dalla materia prima al prodotto finito.
La polpa di bambù viene acquistata in Cina, principale e quasi unico produttore mondiale. Il prodotto è certificato Bio, FSC e 100% pura polpa di bambù. Fina ha l’obiettivo di realizzare un prodotto quanto più possibile a Km0 e la cui provenienza sia più facile da monitorare, per questo ha sviluppato una partnership con l’organizzazione Olandese BambooLogic per sviluppare una coltivazione di bambù tra Spagna e Portogallo, con i primi raccolti previsti tra 3 o 4 anni. Si tratta quindi, anche qui, di un percorso, che tende a migliorarsi ogni giorno. Lo sapete, queste sono le mie storie preferite!
L’intera produzione, dal filato al capo finito avviene in un circuito di piccole aziende tessili portoghesi. Filatura, tintura, tessitura e cucitura avvengono in un raggio di 80 km. Tutto il ciclo è certificato secondo lo standard Oëkotex 100, il quale garantisce che nel prodotto finale non ci siano elementi chimici dannosi per l’uomo e per la natura.
Il ciclo produttivo è anche controllato secondo lo standard B-Aware, che misura l’impronta ambientale e sociale secondo tutti i 17 SDG (Sustainable Development Goals).
Fino alla scorsa primavera avevano anche la certificazione Fairtrade, che hanno abbandonato in quanto essendoci in Portogallo una legge per il salario minimo, Fairtrade non fa il monitoraggio.
La collezione disegnata da Fina è volutamente senza tempo, in contrapposizione all’idea di moda destinata a durare non più di una stagione, e i capi sono fatti per durare a lungo e ad adattarsi facilmente a diverse fisicità.

Che cosa possiamo dire del bambù? Molt* di voi lo conoscete già, ma spesso mischiato con altre fibre. Questo, invece, è 95% bambù, e questo vuol dire che:

  • È incredibilmente soffice, leggero e confortevole da indossare
  • È un tessuto antibatterico e traspirante. Chi lo indossa si sente più fresco e suda meno.
  • Contiene sostanze antiallergiche e amiche della pelle. Oltre a ciò i capi di Bamboo Belgium sono certificati Oëkotex 100, il che esclude la presenza di qualsiasi residuo tossico per la persona.
  • Il tessuto di bambù ha una forte capacità di termoregolazione e protegge dai raggi UV. Caldo d’inverno e fresco d’estate.
  • Il bambù utilizzato è certificato bio, dunque coltivato senza l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici.
  • È una materia prima sostenibile, rinnovabile e perfettamente compostabile.

Che dite, vi ho fatto venire voglia di provarlo?

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